Namibia - Informazioni Generali

La Namibia, stato indipendente dell'Africa Meridionale fra i più giovani del mondo (ottiene l'indipendenza dal Sudafrica nel 1990), confina a nord con l'Angola e lo Zambia, a est col Botswana, e a sud col Sudafrica; a ovest si affaccia sull'Oceano Atlantico.
 

 

La bandiera della Namibia viene adottata il 21 marzo 1990. Il sole giallo con 12 punte simboleggia la vita. Il blu e il verde sono i colori degli Ovambo (l'etnia più numerosa); mentre il rosso delimitato da due linee bianche indica la pace e l'unità.

Lo stemma della Namibia raccoglie numerosi simboli nazionali. Al centro si trova uno scudo con i colori della bandiera nazionale. Sopra lo scudo è rappresentata un'aquila pescatrice africana. Ai lati della scudo si trovano due orici, animale nazionale della Namibia, considerato simbolo di eleganza, coraggio e orgoglio. Sotto lo scudo c'è una rappresentazione stilizzata di una pianta endemica del deserto del Namib, la Welwitschia mirabilis, simbolo di forza e longevità. L'estremità inferiore dello stemma è costituita dal cartiglio col motto nazionale Unity, Liberty, Justice (Unità, Libertà, Giustizia).
 

geografia della Namibia, tour in self-drive, turismo nel rispetto dell'ambiente e natura incontaminataSUPERFICIE: 824.268 kmq

POPOLAZIONE: 2.1 milioni di abitanti

DENSITA': 2,2 abitanti per kmq (in Italia siamo a più di 200 abitanti per kmq; a Milano più di 7.200 abitanti per kmq).

CAPITALE: Windhoek, con 240.000 residenti (il 15% dell'intera popolazione namibiana).

Più di 50 paesi stranieri sono rappresentati da un'ambasciata o un console a Windhoek (per informazioni, contattare il Ministro degli Affari Esteri namibiano, “informations and broadcasting”, tel: (+264 61) 282 9111).

LIBERTA' DI RELIGIONE, con netta prevalenza di quella cristiana (circa il 90% della popolazione).

COSTITUZIONE: Democrazia Costituzionale (Parlamento multipartitico).

AEREOPORTI: Hosea Kutako International Airport, Eros Airport.

PORTI: Walwis Bay, Luderitz.

ECONOMIA: ancora prevalentemente in mano ai bianchi, vede come settori principali: il minerario, la pesca, l'allevamento, l'agricoltura e, in rapida crescita negli ultimi anni, il turismo. Si hanno estrazioni di: diamanti, uranio, rame, zinco, magnesio, cadmio, arsenico, pirite, argento, oro, minerali del litio, graniti, marmo, blu sodalite e molte pietre semipreziose. Negli ultimi decenni l'estrazione in particolare dei diamanti è stata spostata quasi totalmente offshore. Nonostante ciò, per entrare nella Sperrgebiet, la zona proibita delle miniere di diamanti (a sud di Luderitz), occorre un permesso speciale; nel caso vi trovaste da quelle parti, non cercate di fare i furbi: le guardie sono armate!

Namibia, Fish River Canyon, Gondwana, riserve naturali, camping e trakingAMBIENTE

La Namibia si suddivide in 13 regioni, conta almeno 13 etnie e almeno 16 fra lingue e dialetti.

Le riserve naturali costituiscono il 15% del territorio.

MONTE PIU' ALTO: Brandberg, con un'altitudine media di 2.000 m.

ALTRI MONTI: Spitzkoppe, Moltkeblick, Gamsberg.

FIUMI PERENNI: Orange, Kunene, Okavango, Zambesi, Kwandol/Linyanti/Chobe.

FIUMI NON-PERENNI: numerosi, inclusi Fish, Kuiseb, Swakop e Ugab.

FLORA: almeno 14 differenti biomi (ambienti con proprie peculiarità biologiche e vegetali). 120 specie di alberi; 200 specie di piante endemiche; più di 100 specie di licheni. Una pianta fossile vivente: welwitschia mirabilis, può arrivare anche a 2.000 anni di vita.

FAUNA: big game: elefante, leone, rinoceronte, bufalo, gnu, ghepardo, leopardo, giraffa. 20 specie di antilopi. 240 specie di mammiferi, di cui almeno 14 endemiche, inclusi la zebra di montagna e l'impala dalla faccia nera. La Namibia ospita la più numerosa presenza mondiale di ghepardi e di rinoceronti neri della specie diceros bicornis bicornis. Conta poi 250 specie di rettili; 50 specie di rane e ben 276 specie di uccelli.

ETNIE PRINCIPALI

OVAMBO: vivono a nord dell'Etosha, nelle zone settentrionali del paese. E' il popolo più numeroso. Praticano il culto del fuoco sacro e venerano il dio Kalunga, che con la terra plasmò Noni, il primo uomo, e Yanoni, la prima madre.

KAVANGO: agricoltori, pescatori e artigiani, hanno una struttura sociale per cui la vita sociale è gestita dalle donne, mentre quella politica è riservata agli uomini. La loro capitale è Rundu. Parlano tre lingue diverse e praticano il culto dei morti.

HERERO: le cui donne sono famose per il pittoresco e variopinto vestito, pudico retaggio dei missionari cattolici dell'epoca vittoriana. Il cappello a forma di corno è un omaggio alle tradizioni e origini di pastori. Uno dei loro capi è stato Hosea Kutaku, eroe nazionale per l'indipendenza del Paese.

Bambina Damara, etnie della Namibia, tour etnoculturaliDAMARA: appartenenti a uno dei più antichi ceppi etnici, vivono nel Damaraland, con capitale a Khorixas. Sapevano lavorare il metallo; furono fatti schiavi da Herero e Ottentotti che li costrinsero a foggiare punte di lance e frecce. Furono alleati dei tedeschi e oggi hanno perso quasi del tutto le loro tradizioni.

NAMA: con tratti somatici simili ai San, condividono con questi e con i Damara la caratteristica di parlare schioccando la lingua. Erano organizzati in tribù costituite da vari clan; consideravano la terra proprietà collettiva e solo gli oggetti forgiati potevano essere di proprietà.

Kaokland e kalahari, himba, boscimani, tribù dell'Africa AustraleHIMBA: pastori seminomadi di antica origine angolana, vivono in piccoli clan e minuscoli villaggi, soprattutto nel Kaokland. Per quanto inevitabilmente influenzati dall'“esterno”, molti di loro continuano a perseguire e praticare le tradizioni del proprio popolo, come l'usanza per le donne di cospargersi la pelle con un impasto di cenere, burro e ocra.

BOSCIMANI o SAN: assieme ai Khoi Khoi (del ceppo sudafricano degli Ottentotti) sono da sempre i veri abitanti della Namibia. Uno dei popoli più antichi del pianeta, forse il più antico secondo recenti studi genetici, è l'unico presente in Africa meridionale da almeno 22.000 anni. Minuti di corporatura e di carnagione ambrata, sono stati a lungo perseguitati da colonizzatori e altre etnie africane e solo il 2% di loro vive secondo le antiche tradizioni.

TSWANA: sono i meno numerosi e vivono nella zona di frontiera col Botswana, da cui provengono, oltre che dal Sudafrica. Botswana infatti significa “insieme degli Tswana”. L'espressione più nota della lingua tswana è “dumela”, una sorta di buongiorno contenente un più generale augurio di felicità.