09-10-2012: Diario di ornella e luca - Deadvlei


09-10-2012: Diario di ornella e luca

NAMIB DESERT

 

08 ottobre

Ore 07.00 sveglia, doccia, colazione, foto di rito all’hotel che è consigliato sia per la comodità della stanza e bagno, sia per la colazione. Alle 08.30 torna a prenderci il driver che ci porta al noleggio auto della Desert Car Hire dove troviamo Nadia e Rolando della Goldwing Toursim (Jacquelyn purtroppo non l’abbiamo conosciuta di persona perché era rientrata in Italia). Ci assistono al ritiro dell’auto, ci viene spiegato bene il montaggio della tenda e le modalità per la sostituzione delle ruote in caso di foratura; le ruote di scorta sono due, una sul cassone e una sotto il veicolo (diffidate delle agenzie di noleggio che vi forniscono una sola ruota di scorta). Firmiamo il contratto e poi Nadia ci spiega il programma del tour, fornendoci tutto il necessario fra cui anche una scheda telefonica namibiana in caso di necessità (usata solo per qualche sms). Alle 11.00, dopo aver fatto il pieno di gasolio e spesa di acqua, bibite e schifezze da sgranocchiare in auto, partiamo!! Prima esperienza con la giuda a destra superata subito, dopo qualche mossa istintiva di cercare il cambio con la mano destra. Usciti da Windhoek, facciamo i primi 70 km di strada asfaltata sino a Reeohboot, poi inizia lo sterrato. I primi km passano bene, un po’ per la novità e un po’ perché il terreno è ben battuto; poi, più ci si allontana dalla civiltà, più la strada si fa sconnessa e le auto che si incrociano sono sempre meno. Lungo il percorso vediamo mucche, pecore, capre, cavalli e pensiamo…. Ma questi si vedono anche da noi!!! Poi finalmente uno struzzo (anche questo c’è anche da noi ma comincia ad essere più particolare). Arriviamo in cima ad un passo completamente immersi nel nulla dove i cellulari non prendono. Rimaniamo stupiti dalla vista di una grossa scimmia. Ci fermiamo, fotografiamo, ripartiamo, ma si sente un rumore strano; ci fermiamo e…. Sorpresa!! Abbiamo forato!!! Certo, sapevamo che era facile forare ma non avremmo mai pensato che ci succedesse dopo poche ore!!! Dopo un attimo di panico e dopo aver interpellato santi vari, iniziamo a recuperare gli attrezzi per la sostituzione della ruota. Con qualche difficoltà iniziale e la maledizione alla mamma di quello che ha fissato la gomma di scorta, riusciamo a fare la sostituzione e ripartiamo con la speranza che non ricapiti dato che la seconda gomma di scorta è sotto l’auto e quindi ancora più difficile da raggiungere. Proseguendo lungo il tragitto e i sali e scendi tra colline deserte, vediamo sempre più scimmie. Ad un certo punto ci imbattiamo anche in un ruscello che attraversa completamente la strada, poi più avanti un altro e un altro ancora. Alla fine, dopo 4 o 5 guadi più o meno profondi, alle 16.30 arriviamo a Solitaire. Qui cerchiamo di far riparare la gomma ma ce ne rifilano una nuova (precisiamo che, a fine viaggio, abbiamo presentato la ricevuta a Desert Car Hire che ha provveduto immediatamente a farci il rimborso). Mangiamo al Moose Mc Gregors Desert Bakery la famosa apple pie nominata in tutti i diari di viaggio. Buona, anzi, ancora di più se si considera che è il nostro pranzo. Ore 18 circa, dopo 360 km, di cui circa 300 sterrati, arriviamo al Namib Desert Naukluft Park e alloggiamo al Sesriem Camp Site (consigliato perché si trova direttamente all’interno del parco ma i bagni lasciano molto a desiderare. Noi non abbiamo fatto nemmeno la doccia) e montiamo la nostra roof tent. La nostra “casa” in meno di un minuto è pronta. Giusto il tempo per un piccolo giro a piedi, una birra al bar e alle 19.00 si fa buio. Cena con un panino, del formaggio e delle patatine (quelle del supermercato del mattino) e alle 19.45 nel buio che più buio non si può, siamo in tenda a dormire. La sveglia è alle 05.15 per entrare all’alba nel deserto.

 

09 ottobre

Ore 05.15 suona la sveglia. La prima notte in tenda è passata. Sarà stata la stanchezza, ma abbiamo dormito bene. Peccato solo per il freddo. La prossima notte meglio attrezzarsi con la tuta e una coperta in più. Risveglio un po’ traumatico per il buio e il freddo. Velocemente smontiamo la tenda, ci vestiamo e si parte. Il Sesriem Camp Site sembra essere l’unico all’interno del parco, quindi siamo in anticipo sugli altri turisti che devono passare il gate. La strada per Sossusvlei è lunga circa 70 km ma sono tutti asfaltati.  Alle 06.30, leggermente in ritardo rispetto all’alba, stiamo iniziando la salita della famosa Duna 45. Salita faticosa ma appagante per il paesaggio e divertente la discesa di corsa su uno dei lati ripidi della duna. Arrivati in fondo, Luca ha così tanta sabbia nelle scarpe che potrebbe riempire un secchiello. Salutiamo la Duna 45 e proseguiamo verso Sossusvlei. In fondo alla strada, al cartello “4x4 Only”, la tentazione di entrare c’è ma, per fortuna, prevale la prudenza; parcheggiamo ed entriamo con le jeep che fanno da navetta. Se fossimo entrati con la nostra jeep, ci saremmo insabbiati di sicuro come è successo a diversi altri

turisti che hanno avuto la malaugurata idea di provarci. Meno male che le persone del posto si fermano e aiutano sempre a riportare le auto fuori dal parco.

Sulla navetta conosciamo Gabry e Nico, una coppia di Prato in viaggio di nozze. Insieme a loro saliamo sulla duna di Sossusvlei, costeggiamo il lago e riprendiamo la jeep/navetta in direzione Deadvlei. A differenza di questa mattina, che salendo sulla Duna 45 faceva molto freddo, qui fa caldissimo. L’escursione termica fra notte e giorno si fa sentire parecchio. Veniamo però abbondantemente ripagati quando ci troviamo di fronte la Deadvlei. Paesaggio lunare, una distesa di terra compatta e bianca da cui spuntano grossi tronchi di piante semifossilizzate. Tutto intorno, come a formare una grossa arena, alte dune di sabbia rossa; aggiungiamoci un cielo blu limpidissimo ed ecco la cartolina fra le più belle mai viste!!! Usciamo dalla Deadvlei e, sempre con la jeep/navetta, torniamo al parcheggio dove abbiamo lasciato l’auto. Salutiamo gli amici e sotto il sole di mezzogiorno proviamo ad avventurarci per i 2 km di deserto fino alla Hiddenvlei. Dopo un’ora di cammino torniamo all’auto perché siamo troppo cotti dal sole e, sinceramente, sembra proprio di perdere il senso dell’orientamento avendo intorno solo distese di sabbia senza alcun punto di riferimento.

Alle 14.00 raggiungiamo il Sossus Camp Site, che è appena fuori dal Naukluft Park e qui ci godiamo un paio di ore di relax in piscina. Alle 17.00 per non sprecare ulteriormente tempo, rientriamo nel parco per raggiungere il Sesriem Canyon, piccolo ma interessante da visitare, e la Elim Dune che invece, forse complici stanchezza e caldo, non ci è sembrata nulla di eccezionale. Alle 18.30 siamo di ritorno al Sossus Camp Site pronti a provare i lussi della nostra piazzola: bagno privato con doccia, lavello, tutto fatto con pali di legno a cielo aperto. Davvero bellissimo ma fare la doccia all’aperto mentre cala il sole nel deserto, è un po’ freddino!! Alle 19.30 è pronta la cena. Risottino ai fughi porcini (buste knorr portate dall’Italia) alle porte del deserto. Ore 20.30; siamo estasiati nel guardare la maestosa stellata sopra di noi. Ma davvero ci sono così tante stelle?? Uno spettacolo magnifico. E noi in Italia perdiamo tempo davanti alla tv…. La stanchezza si fa sentire e ci ritiriamo nella nostra tenda. Domani sveglia alle 06.00; ci aspetta il trasferimento a Swakopmund. Quasi dimenticavamo; nel deserto oggi abbiamo visto Springbok, Orici, Struzzi, diversi uccelli e strani insetti.