Namibia centrale

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WINDHOEK

La capitale della Namibia, soprannominata la "Città più pulita d'Africa", è situata su un altopiano attorniato da monti rossi e scarni. Vecchie foto d'inizio ‘900 la ritraggono come un “angolo di vento” formato da due strade di terra battuta in croce, su cui si affacciano pochi edifici pubblici lustri e solidi, la strada lunga finisce in bocca alla chiesa di pietra, che ancora oggi si può ammirare in centro. In continua crescita, nel suo piccolo Windhoek offre tutti i comfort e le possibilità di una qualsiasi città occidentale. Forse non molto degna di nota per viaggiatori interessati alla natura e agli animali, è comunque un ottimo punto d'approdo e di partenza, per le sue attrezzate strutture, per il relax e i preparativi logistici, e anche per il suo colore vivace e accogliente, colore d'infinite tonalità, pur sempre, inevitabilmente, africano.

danze dei Boscimani, Deserto nel Kalahari in NamibiaKALAHARI DESERT

Il Kalahari è un interessantissimo esempio di zona transizionale. Le precipitazioni impediscono di definirlo un vero deserto ed anche le sue caratteristiche vegetali lo rendono in generale lontano da tale bioma. E' in realtà una vera e propria zona di transizione tra Savana, Nama-Karoo e Deserto, con classici elementi del primo bioma sulle sue basse dune e caratteri del secondo nelle zone tra le dune stesse. Il bacino del Kalahari (da Kgala “il luogo della grande sete” in lingua Tswana) è una vastissima zona arida che coincide con la parte centrale dell'Africa meridionale. La parte definita come “deserto” del Kalahari copre oltre il 70% del territorio del Botswana, l'est della Namibia, il nordest del Sudafrica ed una parte dello Zimbabwe. Riceve circa 250mm di precipitazioni annue: questo lo rende una zona assolutamente particolare. Aridissima e con temperature estreme presenta tuttavia una vegetazione che consente la sopravvivenza ad alcune specie animali. Le dune sono basse, di un colore ocra intenso e sono intervallate da piccole valli con alte erbe secche che assumono colorazioni d'argento. L'aria è tersa e la luce particolare.

Abitanti del Kalahari, sono i San, meglio conosciuti come Boscimani. I San abitano l'Africa meridionale da almeno 30.000 anni. E' un popolo composto da cacciatori-raccoglitori, in grado di sopravvivere anche in condizione estreme, con una struttura sociale semplice basata su nomadismo e piccoli gruppi famigliari. Rimasto per molti secoli, forse per millenni, il solo gruppo umano presente in un territorio sterminato ed arido, è stato sottoposto in anni recenti a pressioni e minacce che ne mettono a rischio il futuro.

Deserto del Namib, Sossusvlei, NamibiaNAMIB DESERT

Uno dei deserti più antichi del mondo, porta almeno 80.000 anni di vita sulle spalle maestose delle sue dune, dune fra le più alte e fotografate del pianeta. Un paesaggio estremamente suggestivo, incantato per i colori della sabbia, cremosi, vivi, ocra, rosso, porpora, viola, e per il profumo d'enormità, di eternità. Una passeggiata sulla Duna 45, nella fragranza delle nitide luci mattutine o nell'incendio del morire del sole, rimarrà nel vostro cuore, indelebile, inenarrabile ricordo.

duna 45 e Deadvlei fra i punti d'interesse maggiore in NamibiaFra i punti d'interesse maggiore, Sossusvlei, la valle dove il fiume Tsauchab scompare nell'argilla bianca in mezzo alle dune smisurate; sito animato da specie variegate di uccelli come d'antilopi, da animali che riescono ad adattarsi alla siccità con meccanismi sorprendenti quanto ingegnosi. Ricordiamo poi la Deadvlei, raggiungibile a piedi, al centro di una piana secca e albina, dove si ergono i tronchi neri e vetusti di acacie fossilizzate.

Swakopmund e Skeleton Coast, otarie a Cape CrossSWAKOPMUND E SKELETON COAST

 

Swakopmund, il principale centro sulla costa, è una cittadina in espansione rinserrata fra il deserto e l'oceano. Dietro la sabbia di continuo l'assedia, mentre davanti impera l'oceano scuro e sconfinato. La corrente del Benguela proveniente dal Polo Sud, rende le acque fredde, buone per la pesca e le ostriche, e a volte copre il paesaggio di nebbiolina azzurra. La cittadina confortevole, ricca di negozietti caratteristici, ristorantini, mercatini e ospitalità, offre anche diverse attività turistiche, come un giro mozzafiato sul quad nelle dune del deserto, con là in fondo il riverbero dell'oceano, o un'escursione avventurosa e sognante nella Valle della Luna. O il museo delle pietre, in centro. Imperdibili poi, la crociera a Walwis Bay e l'emozione del Sandwich Harbor, in jeep fra dune spettacolari, per un'attraversata wild davvero indimenticabile.

deserto del Namib, paesaggi sconfinati in Namibia CentraleA nord di Swakopmund corre la Skeleton Coast, lunare e struggente. Proseguimento ideale del Namib Desert, è una striscia caratterizzata dal nulla e dall'infinito, dallo spettrale e dall'argento-grigio. La nebbia causata dalla corrente del Benguela, in passato fece naufragare su questo tratto di costa numerose navi, i cui relitti rimasero per decenni, come spiriti dannati, sempre più lontani dalla riva, sempre più sfiniti dal deserto e dall'erosione; di loro ormai rimane veramente troppo poco; forse soprattutto questo nome pauroso e romantico e questo paesaggio degno di un racconto di Lovecraft.

SPITZKOPPE E BRANDBERG

Le “alpi” namibiane Spitzkoppe e Brandberg sono tra le più accessibili montagne del paese. Il massiccio del Brandberg (“montagna infuocata”) ha un'altitudine media attorno ai 2.000 metri ed uno dei suoi picchi, il Königstein, rappresenta il punto più elevato della Namibia, a 2.573 metri. Si tratta di un massiccio granitico, formatosi circa 130 milioni di anni fa' per l'intrusione di magma all'interno delle rocce metamorfiche e sedimentarie presenti nella zona. Il colore rossastro del granito dà il nome alla montagna che, soprattutto al tramonto, assume una tonalità infuocata.

le "alpi" namibiane Spitzkoppe e Brandberg, tour in NamibiaPiù a sud invece il gruppo dello Spitzkoppe è costituito dal Gross Spitkoppe (noto anche come il Cervino d'Africa per via della sua forma) alto 1.628 metri, dal Klein Spitkoppe e dalle Pondok Mountains (queste ultime prendono il nome da un' espressione afrikaans per indicare le capanne tradizionali). Una zona accessibile e, restando sulle piste principali, piuttosto semplice e veloce da visitare.

 

DAMARALAND

Un paesaggio desolato eppure pieno d'incanto, dove strade polverose si snodano attraverso i monti colorati di ocra e porpora, fra i ciuffi punk-argento della velenosissima euphorbia damarana, sfuggevoli springbok e struzzi basiti. Il paesaggio muta, impercettibilmente ma di continuo; la sensazione di magica vastità che questi panorami suscitano, gli indimenticabili tramonti sfolgoranti tra i grossi massi di arenaria rossa, sono davvero immagini che si impregnano nella mente come foto.

Damaraland e Twyfelfontein, alla scoperta della NamibiaTWYFELFONTEIN

Forse il luogo più famoso del Damaralnd, Twyfelfontein nel 1952 venne dichiarata Monumento Nazionale, mentre nel 2007 riceve la nomina a Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco. La zona infatti ospita oltre 2.500 reperti. Si tratta di petroglifi: graffiti eseguiti scolpendo la dura patina superficiale che ricopriva l'arenaria della zona, patina che con il passare del tempo si è riformata, proteggendo le incisioni dall'erosione. Probabilmente molte delle incisioni furono eseguite da cacciatori San durante il paleolitico (6000 anni fa).

WATERBERG PLATEAU

Si trova a sud dell'Etosha Park, la montagna di modesta altezza con la cima mozzata dal vasto altopiano (plateau). Il suo nome significa “montagna d'acqua”, per via dell'abbondante piovosità che caratterizza la zona, rendendola ricca di variegata vegetazione, un intenso verde in contrasto/armonia con il rosso acceso della roccia e della terra millenaria. Ospita specie molto rare in Namibia, come l'antilope nera e l'antilope roana. E certo, offre visioni spettacolari d'immenso, a qualsiasi ora del giorno.